Il Consiglio di Stato con sentenza n. 9254 del 2023 definisce la portata dei chiarimenti della stazione appaltante.
Il Collegio ritiene infatti che i chiarimenti non sono ammissibili allorquando mediante attività interpretativa si giunga ad attribuire a una disposizione del bando un significato e una portata diversa o maggiore rispetto a quella che risulta nel testo.
Il Consiglio di Stato chiarisce che in quanto in tema di gare di appalto le uniche fonti della procedura sono costituite dal bando di gara, dal capitolato e dal disciplinare, unitamente agli allegati, ne consegue che i chiarimenti auto-interpretativi della stazione appaltante non possono né modificare né integrarle, assumendo le previsioni della legge di gara carattere vincolante per la commissione giudicatrice.