Il testo del Correttivo al Codice dei contratti pubblici è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, in esame definitivo, il 23 dicembre 2024.
Pertanto,il d.lgs. 31 dicembre 2024, n. 209, recante “Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024 ed è entrato in vigore il medesimo giorno.
Come evidenziato dalla Relazione illustrativa la novella legislativa si è incentrata su alcuni temi sostanziali ritenuti prioritari per assicurare la piena funzionalità delle norme di settore dei contratti pubblici:
1. l’equo compenso;
2. le tutele lavoristiche;
3. BIM e digitalizzazione;
4. la qualificazione delle stazioni appaltanti;
5. i consorzi;
6. la tutela delle micro, piccole e medie imprese;
7. la fase esecutiva del contratto di appalto e revisione dei prezzi;
8. il partenariato pubblico-privato.
Testo
Novità in materia di equo compenso
Al fine di tutelare maggiormente i professionisti nel settore dei servizi di ingegneria e architettura, il decreto “correttivo” ha apportato una novità rilevante in materia di equo compenso nei contratti pubblici.
In particolare, l’articolo 14 del Decreto “correttivo,” inserisce i commi 15-bis, 15-ter e 15-quater nell’art. 41 d.lgs. n. 36/2023 volti a garantire il principio dell’equa remunerazione del progettista, consentendo una valutazione comparativa tra diverse offerte economiche, al fine, in ogni caso, di valorizzare nell’affidamento quegli operatori economici che propongono migliori condizioni di economicità e qualità del servizio.
Tutela del lavoro
Il “correttivo” aggiunge in particolare, un nuovo Allegato I.01, contenente disposizioni per orientare l’operato delle stazioni appaltanti sia rispetto al contratto da individuare nel bando/invito, tenuto conto dell’oggetto dell’appalto, sia rispetto alla verifica di equipollenza dei contratti. Nel dettaglio, sono stati introdotti meccanismi automatici per la valutazione di equipollenza tra i contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, alla luce dei principali indici normativi ed economici rivelatori di tale sostanziale equivalenza.
BIM e Digitalizzazione
Dal 1° gennaio 2025 sarà obbligatorio l’uso del BIM (Building Information Modeling) nei contratti pubblici con soglia elevata a 2 milioni di euro; il “correttivo” introduce inoltre nuove disposizioni per la certificazione delle piattaforme digitali e semplificazioni nella gestione dei fascicoli virtuali delle stazioni appaltanti.
Qualificazione delle Stazioni Appaltanti
Il “correttivo” prevede nuovi requisiti per la qualificazione delle stazioni appaltanti, modifica la disciplina sulla formazione obbligatoria (introducendo la possibilità di domandare l’accreditamento presso la Scuola nazionale dell’Amministrazione anche ai soggetti che operano con scopo di lucro) e stabilisce incentivi per favorire il ricorso a strutture qualificate.
Novità in tema di consorzi
L’art. 27 del “correttivo” interviene con rilevanti modifiche sulla disciplina dei consorzi stabili, che ora possono avvalersi dei requisiti maturati dalle singole consorziate, anche non esecutrici, per partecipare alle gare.
Inoltre, si estende ai consorzi fra società cooperative di produzione e lavoro e i consorzi fra imprese artigiane, l’obbligo di indicare, in sede di offerta, per quali consorziati il consorzio concorre; si prevede che possano essere oggetto di avvalimento solo i requisiti maturati in proprio dal consorzio. Si introduce inoltre il divieto di partecipazione a più di un consorzio stabile.
Tutele delle PMI
Per incentivare e agevolare la partecipazione delle PMI alle gare il “correttivo”:
• rafforza l’incentivo alla suddivisione in lotti, chiarendo che il lotto quantitativo non deve essere funzionalmente autonomo (modifica del comma 1, lett. u, dell’art. 3, comma 1, lett. u, dell’Allegato I.1 al Codice);
• interviene sulla disciplina del subappalto con la previsione di una quota riservata, pari al 20 per cento delle prestazioni, alle PMI (modifica del comma 2 dell’articolo 119 del Codice);
• prevede i contratti “riservati” dando la possibilità per le stazioni appaltanti di garantire la partecipazione agli affidamenti o l’esecuzione di taluni contratti, al di sotto delle soglie europee, alle piccole-medie imprese (inserimento del comma 2-bis dell’art. 61 del Codice).
Modifiche sulla fase esecutiva del contratto e possibilità di introdurre “accordi di collaborazione”
Il “correttivo” interviene per rafforzate le premialità e le penali per accelerare l’esecuzione dei contratti pubblici, vengono inoltre tipizzate le varianti.
Partenariato Pubblico-Privato
Il “correttivo” modifica la disciplina del PPP per garantire maggiore trasparenza, introducendo fasi preliminari di evidenza pubblica per le proposte private.