Nell’audizione della Corte dei Conti a Sezioni Unite in sede di ricontrollo, il Presidente Raffaele Squitieri, ha rilevato che l’abolizione dell’IMU e della TASI cristallizza la realtà fiscale del 2015 poiché l’abolizione sterilizza la più importante leva fiscale a disposizione dei Comuni, riducendo il grado di autonomia impositiva delle Amministrazioni locali, con un impatto sul territorio che penalizzerebbe le realtà che meno avevano spinto sugli aumenti di aliquota.
A parere dell’organo, la legge di stabilità presentata dal Governo al Parlamento, corrisponde ad una scelta di politica economica che riduce esplicitamente i margini di protezione dei conti pubblici e che non risolve nodi fondamentali (clausole, contratti pubblici, pensioni) e questioni importanti quali un autofinanziamento dei comuni.
La Corte inoltre si propone di evidenziare che la manovra desta caratteri di criticità per ciò che concerne la tenuta del quadro di riferimento per i prossimi anni.
Il Presidente, continua affermando che, le condizioni economiche avrebbero potuto consigliare l’adozione di interventi sulla spesa fiscale (riguardanti ad esempio un articolato intervento sulle aliquote IVA agevolate o sulla stessa struttura delle aliquote IVA) eventualmente attutiti (ma non annullati) con misure di sgravio. Il rinvio pur trovando la propria ragione nella opportunità di un ridisegno organico o nella necessità di non indebolire l’impulso che può venire da una riduzione fiscale, non consente di avvantaggiarsi di un momento favorevole anche alla luce della limitata dinamica dei prezzi che potrebbe permettere di contenere la spesa.
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