Di seguito le principali novità della legge finanziaria presentata al vaglio del Parlamento:
– Viene accolta la richiesta di un gruppo parlamentare e confermata l’intenzione di avviare un Piano nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale con una dotazione di 600 mln per il 2016 e poi 1 mld a decorrere dal 2017. Destinatari: 1 milione di poveri; circa 250 famiglie.
– “Fondo nazionale non autosufficienza”: 400 milioni per disabili, anziani, persone non autosufficienti. Di questi 90 milioni andranno al ‘dopo-di-noi’;
– Via l’Imu sulla prima casa. Ai sindaci viene garantita la copertura integrale per il mancato gettito;
– Confermato e ampliata la platea di beneficiari del bonus per le ristrutturazioni edilizie, per i miglioramenti di intervento energetico e il cosiddetto bonus mobili destinato alle giovani coppie che potranno detrarre il 50% delle spese per mobili e arredamenti.
– 170 mln per l’Edilizia pubblica;
– Via l’Imu agricola sui terreni agricoli;
– Cancellata l’Imu sugli imbullonati, cioè i macchinari delle imprese che finivano nei calcoli della rendita catastale.
– Taglio dell’IRES al 24 % nel 2017;
– Deduzione fiscale al 140% per i nuovi macchinari delle imprese;
– 60 mln per il Piano Made in Italy;
– Per le piccole imprese e liberi professionisti aumenta la no-tax area Irap (da 10 mila a 13 mila euro);
– Lavoro, confermati gli sgravi contributivi per chi assume;
– Lavoro: ripristinata la detassazione sui premi di produttività;
– Lavoro autonomo: tasse al 5% per le start up nei primi 5 anni di attività;
– Pensionati: tre anni di lavoro a metà, prima della pensione. I contributivi figurativi li paga lo Stato;
– Formazione: 100 mln dal Miur agli specializzandi in Medicina;
– Enti locali: sblocco del Patto di stabilità pari a 670 mln;
– Stato di emergenza dovuto alle calamità naturali: un fondo ad hoc per risarcire privati e imprese danneggiati dal maltempo dal 2013 al 2015.