La legge 7 Agosto n. 124/2015, meglio conosciuta come “legge Madia”, delinea i confini entro i quali il Governo si muoverà per portare a compimento una delle più discusse riforme: quella della Pubblica Amministrazione.
Il disposto normativo, figlio di ampie discussioni parlamentari, è stato pubblicato sulla G.U. n. 187 del 13 agosto 2015 ed è in vigore dal 28 agosto 2015 e impone al Governo, entro sei mesi, di porre in essere il decreto di attuazione.
La Legge n. 124/15 interviene su molteplici aspetti d’interesse per gli Enti Locali, toccando temi di cruciale importanza come i servizi pubblici locali, la dirigenza e l’Anticorruzione.
E’ opportuno segnalare in questa sede che, trattandosi di una legge delega, bisogna aspettare che il Governo ponga in essere l’attuazione ma si tratta di un importante avvicinamento dell’ordinamento italiano ai sistemi FOIA, ovverosia Freedom International Act. Tale impostazione, infatti, adottata soprattutto nei paesi scandinavi, e poi importata anche negli Stati uniti, nasce dalla convinzione che solo una democrazia ben informata può fare un accurato controllo sull’operato dei governanti.
Nel nostro ordinamento risulta necessaria tale delega, valida a riogarnizzare i vari testi normativi, tale da continuare il processo di riordino iniziato col dlgs 33/2013, che ha previsto determinate materie in cui vi è l’obbligo di pubblicazione e che nasce appunto in risposta alla l. 190/2012 rubricata “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, stante la presenza dell’art. 35 che prevedeva una riorganizzazione, e soprattutto perchè si ritiene che la trasparenza funga da deterente contro la corruzione.
La legge Madia, pone l’accento sulla digitalizzazione e getta le basi per l’introduzione di un unico codice Pin attraverso il quale ogni cittadino possa accedere a qualsiasi tipo di servizio.
La Legge-delega crea inoltre le premesse per l’introduzione:
• di meccanismi semplificati per regolare la Conferenza dei servizi;
• del silenzio-assenso tra Amministrazioni, che scatta se una P.A. non dà risconto ad un’altra su una determinata richiesta entro 30 giorni;
• di modifiche al Testo unico sulla Trasparenza (Dlgs. n. 33/2013);
• di un numero unico da contattare in tutta Europa in caso di emergenza;
• di ruoli unici per i Dirigenti pubblici che operano presso Amministrazioni locali o centrali;
• di servizi di supporto alla genitorialità per facilitare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei dipendenti pubblici con figli;
• di meccanismi di razionalizzazione del sistema delle partecipazioni pubbliche.
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